venerdì 9 novembre 2007

La vera storia di Jack lo squartatore


Titolo originale: From Hell
Anno: 2001
Regia: The Hughes Brothers
Sceneggiatura (non originale): Terry Hayes, Rafael Yglesias
Musiche: Trevor Jones
Con: Johnny Depp, Heather Graham, Ian Holm

Questo film si ispira alla celebre graphic novel, scritta da Alan Moore ed illustrata da Eddie Campbell, che ha proposto una nuova ed agghiacciante interpretazione dell'identità del maniaco che terrorizzò Londra con i suoi efferati delitti nel 1888.
Bisogna dire che il film e la graphic novel si discostano in vari punti. Per prima cosa cambia totalmente l'impianto narrativo della vicenda, in quanto la pellicola cinematografica si sviluppa come un giallo-thriller in cui l'identità dell'assassino viene svelata solo alla fine, mentre il racconto di Alan Moore si imposta direttamente sulla biografia di Sir William Gull, identificato con Jack lo squartatore, che quindi diventa protagonista assoluto. Il film comunque rimane fedele alle supposizioni avanzate da Moore (il quale trae spunto dall'opera di Stephen Knight "Jack the ripper: the final solution"). Secondo questa tesi, l'assassino sarebbe stato ingaggiato dalla casa reale per eliminare le cinque prostitute che erano state testimoni delle nozze fra il principe erede alla corona ed una prostituta, da cui aveva anche avuto una figlia. Sulla veridicità di queste insinuazioni è difficile fare commenti appropriati, dato che la vicenda è stata debitamente oscurata dalla storia; tuttavia bisogna riconoscere ad Alan Moore la scrupolosità con cui ha riunito informazioni e documentazione originale su questo fatto. Ognuno poi sarà libero di trarre le proprie conclusioni.
Tornando al film bisogna dire che, oltre all'impianto di base, esso si discosta dal fumetto anche per altri particolari. Mancano molti riferimenti alla storia dell'architettura di Londra, che invece sono un asse portante della graphic novel, così come non ci sono riferimenti alle tremende allucinazioni di cui soffre Sir William Gull e che lo portano, in molti casi, a vedere eventi futuri. La cosa resta comunque comprensibile date le necessità di un adattamento cinematografico.
Probabilmente il cambiamento più evidente deve essere ricercato nella figura dell'ispettore Abberline. Nel fumetto ci viene presentato in base alla sua reale biografia, mentre nel film il personaggio muta radicalmente: innanzitutto esso si fonde con un altro personaggio, il celebre Mr Lees, realmente capace di provare visioni nel sonno e che, pare, abbia intuito l'identità di Jack lo squartatore. Abberline diventa inoltre un drogato eccentrico che finirà per innamorarsi della prostituta Mary Kelly, assumendo così dei tratti estremamente romanzati; in ogni caso la riuscita finale di questo personaggio fittizio rimane positiva.
Nonostante tutte queste differenze, il film - pur non potendo in alcun modo sostituire la graphic novel - rimane comunque un esperimento ben riuscito sia dal punto di vista delle trovate registiche, sia per le ottime scenografie che ci presentano una Londra nei suoi meandri più cupi, trasgressivi ed allucinatori. Molto apprezzabile inoltre è la decisione di mantenere l'apparizione, nel corso della storia, del personaggio di Mr Merrick, il celebre storpio ottocentesco, noto come the Elephant Man, che entra in diretto contatto con Sir William Gull.
Il film comunque si mantiene molto più soft nella scena dell'ultimo omicidio di Jack lo squartatore; al contrario la graphic novel dedica a questo episodio un intero capitolo in cui il massacro operato dal maniaco viene rivelato in tutti i suoi particolari più cruenti, con disegni agghiaccianti ed impressionanti per la loro violenza.
Bisogna inoltre dire che la buona riuscita del film si deve - almeno per il 60% - alla presenza di un attore del calibro di Johnny Depp nei panni dell'irreale ispettore Abberline. E' infatti grazie alla sua bravura che i drastici cambiamenti in senso romanzato non diventano eccessivi per lo spettatore, anzi si riesce così a renderlo meno fittizio di quanto sia. Depp sa essere appropriato in ogni momento: nelle fasi di allucinazione così come negli attimi di romanticismo e tenera passione.
Al suo fianco troviamo una comunque brava Heather Graham nel ruolo di Mary Kelly, l'unica prostituta sfuggita per errore al massacro. Anche il suo personaggio diventa molto romanzato, in accordo con l'ispettore Abberline, ma pure lei riesce a non rendere eccessivo questo cambiamento.
Molto bravo anche Ian Holm nella sua interpretazione di Sir William Gull/Jack lo squartatore. Indimenticabile è la scena in cui i suoi occhi mutano improvvisamente di colore quando la sua identità viene svelata.
La colonna sonora non è dotata di spunti particolarmente arditi, ma riesce comunque a trasmettere un appropriato senso di inquietudine durante tutto lo svolgimento del film.

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